Se il cappello non fa parte della divisa

Quando vedo le fotografie di tanti personaggi dello spettacolo che, anche al cospetto di autorità politiche o religiose, tengono calato sulle loro testoline cappellini di vario genere trovo sempre più la conferma dello scadimento dei valori che inesorabilmente prosegue imperterrito ed impunito e reso ancor più veloce dall’era informatica che, come aiuta il progresso della scienza, altrettanto accelera il cretinismo.

Per favore, non mi si accusi di essere un vecchio trombone, bacchettone o che dir si voglia, ma forse se si avesse l’umiltà e la saggezza di non abbandonare l’educazione di base (come invece sembra al giorno d’oggi essere la moda più seguita) per percorrere altri lidi intrisi di fatuità e pressappochismo, probabilmente le povere sterili polemiche ed i patetici discorsi televisivi attuali non esisterebbero perché rimpiazzati da ben più solidi e costruttivi argomenti.


Riccardo Cerati