Droghe leggere? No, grazie.
E’
proprio il caso di affermare che non riusciamo a fare tesoro delle
esperienze.
Spinello libero? O…meno vietato?
E’ semplicemente sbalorditivo constatare che i problemi legati alle
sigarette ed agli alcolici non ci hanno insegnato alcunché.
Fa specie constatare il quotidiano discutere su come porre rimedio
ai fenomeni degenerativi per la nostra società che sono legati al
bere ed al fumare, verificare che purtroppo la situazione si
presenta critica per le dimensioni mondiali assunte ed al tempo
stesso pretendere di far entrare nella legalità o quantomeno nella
coscienza comune (che è molto peggio!) l’uso di droghe cosiddette
leggere.
Anche il più sprovveduto non può arrivare a comprendere che,
“aprendo” al disinvolto consumo di spinelli e compagnia, nell’arco
di qualche anno la nostra società si troverà a discutere ed a
legiferare (tanto per cambiare, avanti con un’altra leggina!) sulla
regolamentazione di questi prodotti. Si organizzeranno dibattiti,
vertici di esperti, sondaggi, si scriveranno libri con opinioni
contrastanti; insomma si intraprenderanno tutte le iniziative che
attualmente sono sotto i nostri occhi per i problemi dell’etilismo e
del tabagismo, i quali problemi ovviamente saranno ancora presenti
ed irrisolti.
Non scherziamo! Cerchiamo di fare tesoro di quanto abbiamo modo di
verificare giorno per giorno relativamente ai problemi etico-sociali
(sociale e una parola che non mi piace, ma mi è scappata) ed evitare
nel modo più assoluto di cadere nell’errore di crearne altri o
almeno contribuire alla loro crescita ed espansione, con la
consapevolezza di avviare il consumatore verso una strada con
ritorno difficilissimo, se non impossibile.
Errare humanum est; perseverare…..
Riccardo Cerati