Movida e dintorni

Azzardo una soluzione per la diatriba fra i popoli della notte ed i residenti nelle zone invase e frequentate dai suddetti popoli. Perché non rispolveriamo il coprifuoco? Non sto scherzando, dico sul serio! Si stabilisce, che so, che a mezzanotte (ma sì, dai, che fa tanto Cenerentola!) nessuno si deve più far pescare in giro, pena l’immediato fermo di polizia con conseguente traduzione in cella….d’attesa (della cessazione del coprifuoco, ovverosia all’alba) e vuoi vedere che il sistema funziona?
Posso immaginare già i commenti negativi dei benpensanti e dei vari democratici e sociologi,  ma se riflettiamo un po’ più profondamente non si può non condividere la genialità del riesumato medioevale rimedio.
Innanzitutto la consapevolezza e certezza di essere “cuccati” dalle forze dell’ordine (anzi io preferirei definirla “ronda”) e sbattuti in gattabuia provocherebbe uno sfoltimento immediato del mucchio notturno. Per i temerari si prospetterebbe l’idea di accarezzare quella sensazione di cattività che, dopotutto, può fare anche tanto snob o quantomeno far trasudare di (pseudo) eroismo chi la subisce.
Non siete d’accordo? Allora pensiamo all’esperienza elettrizzante di farsi servire, alle quatto e mezza del mattino, qualche galletta da un secondino, in alternativa alle pizzette e focaccine di sempre (che monotonia!). Pensiamo al piacere di tornare a casa, dopo il rilascio, e raccontare agli amici e parenti la nuova esperienza senza dubbio fuori dagli schemi della normale routine. Ma c’è di più; l’ambiente carcerario potrebbe risvegliare quel nobile sociale che fa tanto chic, specialmente nei molteplici salotti di oggi, e conseguentemente potrebbe trasmettere quell’appagamento altruistico, tessitore delle più sperticate lodi e deliziosi encomi a favore di coloro che ne sono pieni. Ci potrebbe scappare addirittura la pubblicazione di un libro (Le mie prigioni?) o la realizzazione di un film (La grande fuga?).
E i giornali? Tantissimi sarebbero gli scoop, perché va da sé che prima o poi anche qualche vippaiolo di provincia finirebbe nel rastrello della ronda, magari (anzi, senz’altro) per una innocente sbadataggine, ma vuoi mettere che titoloni in prima pagina e in cronaca?
Come si vede il coprifuoco potrebbe veramente rappresentare il vero e addirittura unico rimedio per sedare le recenti (ed antiche) polemiche fra i nottambuli e i “regolari”. Bisognerebbe ovviamente pianificare l’applicazione del provvedimento col rilascio di alcuni permessi per i casi e le situazioni che non possono sottostare al divieto (lavoro, soccorso, ecc.) e via così di seguito, con la soddisfazione di aver dato un contributo al buon senso.
Una cosa soltanto mi lascia perplesso e non mi dà garanzia di continuità: la tenuta del popolo carcerario. No, non intendo i fermati della notte, dico proprio i veri detenuti! Siamo sicuri che reggerebbero, e per quanto tempo, il popolo della notte in coatto raccoglimento nei locali adiacenti e creati ad hoc per i rastrellamenti del coprifuoco, ma pur sempre vicini alle loro celle?


Riccardo Cerati