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n antico con l'hobby dell'attuale

  Riccardo Cerati

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          Riccardo Cerati nasce il 3 agosto 1955 a Parma, città in cui vive tuttora e nella quale ha compiuto gli studi classici, laureandosi in giurisprudenza nel 1979.

          Attualmente svolge la professione di avvocato nel suo studio in centro storico, portando avanti quella tradizione forense di famiglia che si tramanda fin dalla prima metà del XVII secolo (Livio Cerati, Avvocato fiscale nominato dal Conte Odoardo Farnese nel 1633) e portando avanti lo studio ereditato dal padre Mirko (toga d’oro nel 2001) che dopo oltre mezzo secolo di attività ha da poco deciso di mettersi a riposo.

          Fin dalla prima infanzia si è distinto in campo artistico per le indiscusse ed eccellenti doti canore manifestate in diverse rappresentazioni teatrali, nelle quali si distingueva per un’intonazione rara in un bambino e per il timbro vocale che gli consentiva di eseguire addirittura brani lirici con stupefacente disinvoltura.

          La passione per la musica e per i testi ha sempre accompagnato la vita dell’artista fino ad oggi e continua ad essere una compagna fedele in quella di tutti i giorni, scongiurando il pericolo di prendersi troppo sul serio in ogni situazione.

          La maturazione artistica di Riccardo Cerati trova riscontro con le prime canzoni scritte a cavallo degli anni settanta/ottanta e proposte inizialmente un po’ timidamente ad una platea amica, per poi trovare coronamento nella pubblicazione di un album intitolato Storia di un antico con l’hobby dell’attuale, nel quale l’autore getta le basi di quel concetto filosofico che sarà destinato a diventare il denominatore comune di tutti i suoi spettacoli teatrali e di tutte le sue apparizioni televisive.

          La figura dell’antico quale personaggio sempre in controtendenza rispetto alle mode del momento, fa emergere un’immagine spietata di un modo di vivere di cui l’autore coglie i suoi aspetti contraddittori e ridicoli, ricercandoli, con finissimo spirito di osservazione, nelle vicende del viver quotidiano e descrivendone, con indulgente ironia, gli aspetti più rappresentativi del suo pensiero artistico.

          Oltre all’album Storia di un antico con l’hobby dell’attuale, Riccardo Cerati pubblica, nel 1998, un libro dal titolo Poesie e canzoni, raccolta di testi poetici musicati e non, dove il concetto espressivo dell’autore si manifesta nel sottotitolo dell’opera: Se pensi 6, se 6 e basta, 6 cretino.

          Da diversi anni collabora con alcune emittenti televisive satellitari. Molto apprezzato è stato il contributo dato alla trasmissione Dom & Nica in, edizione 2001-2002, nella quale Riccardo Cerati ha collaborato con gli autori (primo fra tutti Cesare Lanza) nella realizzazione di una rubrica dello storico programma di RAI UNO, rubrica dedicata a storie di vita vissuta che venivano raccontate dagli stessi protagonisti seduti con l’autore e con la conduttrice Mara Venier, in un salotto allestito in trasmissione e nella quale venivano discussi i problemi legati alle vicende dei protagonisti.

          Nel luglio 2002 Riccardo Cerati si trova fra i nove finalisti della prima edizione del Premio Lunezia per la canzone d’autore, edizione riservata agli artisti emergenti. La sua canzone, L’effetto dépliant, ottiene un grandissimo successo fra il pubblico della grande piazza nel centro di Aulla (MS) e viene applaudita da Mogol che si complimenta con l’artista.

          Esiste, nella produzione artistica di Riccardo Cerati, anche una pagina… sportiva. E’ infatti nel 1995 che l’artista scrive Parma…Parma, l’inno del Parma calcio, inno che verrà subito adottato con entusiasmo dalle tifoserie cittadine.

          Attualmente sta valutando diversi progetti che sono in cantiere da diverso tempo: la pubblicazione di un nuovo album, la realizzazione di un DVD con soli due pezzi che vogliono rappresentare l’evoluzione dell’automobilista medio(cre) negli ultimi 30 anni ed una nuova rubrica televisiva.